La malattia emorroidaria costituisce un problema sciale. Le condizioni che predispongono a questa patologia o che voi si associano sono: fattori ereditari, costipazione, aumento della pressione intra-addominale, sforzo, lavoro estenuante e stress psichico.FISIOLOGIA:I cuscinetti emorroidari interni ed esterni costituiscono strutture anatomiche normali.Dal punto di vista istologico, i tre cuscinetti emorroidari sono costituiti da tessuto angiovascolare, ricco di schunt artero venosi. Queste comunicazioni sono controllate da una compressione meccanica derivante dal tono dello sfintere anale.Questo sistema di valvole a tenuta di liquidi assicura la completa continenza anale.La funzione della mucosa e del derma anale è di avvertire il contenuto rettale e di ricoprire i cuscinetti emorroidari formando così tre strati di mucosa che, espandendosi, permettono all’ano di dilatarsi in maniera ottimale. Di conseguenza, il rispetta e la preservazione chirurgica di queste strutture sia un vantaggio fisiologico tale da mantenere integre le funzioni sopra riportate.Nasce quindi la teoria che le emorroidi non siano altro che uno scivolamento verso il basso di una parte del rivestimento del canale anale.La teoria del prolasso è ormai accettata universalmente come del resto la classificazioni in quattro gradi:Grado 1: Prolasso mucoso interno che non si estende oltre il margine anale durante la defecazioneGrado 2: Prolasso mucoso esterno che si riduce spontaneamente dopo la defecazione.Grado 3: Prolasso mucoso esterno che può essere ridotto manualmente nell’ampolla, dove rimane.Grado 4: Prolasso mucoso esterno permanente, riducibile o non riducibile, che prolassa spontaneamente.Questa classificazione, sebbene accettabile, presenta un limite, perché si riferisce alla sola mucosa anale ed esclude il derma anale.La chirurgia delle emorroidi è da sempre stata vista con grande timore dai pazienti, diciamo pure come un vero e proprio incubo, sia per la grandissima intimità della zona colpita che per il dolore che l’intervento comporta. La chirurgia delle emorroidi si divide in due tipi di trattamenti: i trattamenti ambulatoriali e quelli chirurgici. Di norma quelli ambulatoriali sono riservati ai casi più semplici, quindi nei casi di emorroidi fino al secondo grado.trattamenti chirurgici sono più invasivi e sono necessari a partire dai casi di emorroidi di terzo grado. Sono sicuramente più duri da affrontare, ma rispetto a quelli ambulatoriali sono in linea generale anche maggiormente risolutivi, dal momento che hanno meno probabilità di recidive.